Proverò ad esprimere il mio punto di vista su "THE CLEANER" la mostra di Marina Abramovic attualmente presente in Palazzo Strozzi.
Nasce prima l'uovo o la gallina???
Questo è stato uno dei miei primi pensieri all'uscita della mostra. Mi sono fatto questa domanda perché girando per Palazzo Strozzi e guardando le "opere" di Marina Abramovic mi accorgevo di osservare e di non provare niente altro che curiosità. Dove era l'emozione?
Tutti noi siamo capaci di fare delle "performace" banali, che possono essere di vario genere, possono suscitare paure, gioie, tristezze, clamore, ecc...ma nessuno ci giudicherebbe artisti solo perché facciamo una cosa che suscita un'emozione. Tanto più se la cosa sembra nascere solo dai nostri problemi interiori dalle nostre ossessioni. Io in questa mostra vedo tanta forzatura, mi sono visto entrare dentro Palazzo Strozzi già convinto di vedere un'artista senza pensare che l'artista l'avrei definito tale solo all'uscita. E questo perché? La domanda trova le risposte solo sul condizionamento che ci viene dato da chi presenta questa persona come un performer diverso. Ci sono artisti che per vite intere lavorano per strada e fanno cose ancora più difficili o ancora più belle o ancora più emozionanti. Marina Abramovic per me ci è stata "confezionata" come un qualcosa di speciale di unico. Vi dico cosa ho percepito: tanto egocentrismo e da questo egocentrismo tanta presunzione. Non ho visto il " bello" in niente, non ho visto il difficile in niente. Trasmette tanta curiosità che poi si spegne (per me) in delusione. Mi sembrava di essere dentro una struttura di una setta in cui i proseliti cercano di convincerti che il "capo" si avvicina a Dio con i suoi gesti. Marina Abramovic è una performer e questo non lo nego, ma "punto". E allora perché tanto successo? Ritorno all'uovo e la gallina, ed io vi rispondo "effetto marketing". Si è riusciti a creare un personaggio che fa parlare di se prima di ciò che riesce a fare. Ogni sua opera, prima di vivere di vita propria, vive del nome dell' artista. Probabilmente la performer di oggi deve gran parte della sua popolarità a personaggi popolarissimi come per esempio Madonna e Lady Gaga che ha frequentato...milioni e milioni di visualizzazioni con loro aiuta nella notorietà.
Quindi una brava performer diventa mondiale non per le sue opere ma per la sua "promozione", per essere riuscita a trovare i canali giusti che hanno esaltato tutto ciò che faceva...qualsiasi cosa faccia sarà considerata arte. Difatti, purtroppo, come lei afferma, la sua performace più bella sarà il suo funerale. Vince sempre l'egocentrismo!
Parere mio è che se oggi Marina Abramovic ha tutta questa fama è per il personaggio che ha trovato le frequentazioni giuste, i canali giusti, le promozioni giuste. Io lo chiamo "marketing".
Ed è qui che capisco che forse nasce prima la gallina dell' uovo.
Questo è solo un parere personale con tutto il rispetto verso la persona Marina Abramovic.
Tutti noi siamo capaci di fare delle "performace" banali, che possono essere di vario genere, possono suscitare paure, gioie, tristezze, clamore, ecc...ma nessuno ci giudicherebbe artisti solo perché facciamo una cosa che suscita un'emozione. Tanto più se la cosa sembra nascere solo dai nostri problemi interiori dalle nostre ossessioni. Io in questa mostra vedo tanta forzatura, mi sono visto entrare dentro Palazzo Strozzi già convinto di vedere un'artista senza pensare che l'artista l'avrei definito tale solo all'uscita. E questo perché? La domanda trova le risposte solo sul condizionamento che ci viene dato da chi presenta questa persona come un performer diverso. Ci sono artisti che per vite intere lavorano per strada e fanno cose ancora più difficili o ancora più belle o ancora più emozionanti. Marina Abramovic per me ci è stata "confezionata" come un qualcosa di speciale di unico. Vi dico cosa ho percepito: tanto egocentrismo e da questo egocentrismo tanta presunzione. Non ho visto il " bello" in niente, non ho visto il difficile in niente. Trasmette tanta curiosità che poi si spegne (per me) in delusione. Mi sembrava di essere dentro una struttura di una setta in cui i proseliti cercano di convincerti che il "capo" si avvicina a Dio con i suoi gesti. Marina Abramovic è una performer e questo non lo nego, ma "punto". E allora perché tanto successo? Ritorno all'uovo e la gallina, ed io vi rispondo "effetto marketing". Si è riusciti a creare un personaggio che fa parlare di se prima di ciò che riesce a fare. Ogni sua opera, prima di vivere di vita propria, vive del nome dell' artista. Probabilmente la performer di oggi deve gran parte della sua popolarità a personaggi popolarissimi come per esempio Madonna e Lady Gaga che ha frequentato...milioni e milioni di visualizzazioni con loro aiuta nella notorietà.
Quindi una brava performer diventa mondiale non per le sue opere ma per la sua "promozione", per essere riuscita a trovare i canali giusti che hanno esaltato tutto ciò che faceva...qualsiasi cosa faccia sarà considerata arte. Difatti, purtroppo, come lei afferma, la sua performace più bella sarà il suo funerale. Vince sempre l'egocentrismo!
Parere mio è che se oggi Marina Abramovic ha tutta questa fama è per il personaggio che ha trovato le frequentazioni giuste, i canali giusti, le promozioni giuste. Io lo chiamo "marketing".
Ed è qui che capisco che forse nasce prima la gallina dell' uovo.
Questo è solo un parere personale con tutto il rispetto verso la persona Marina Abramovic.
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