Quanto oro su Ponte Vecchio.
Scintillante come una stella Ponte Vecchio si presenta sempre come fosse una costellazione. Ogni vetrina riempie gli occhi di luce ed emozione. Ma non è stato sempre così....
Nel 1442, per una questione di igiene e di decoro le autorità cittadine decisero di spostare tutti i macellai della città sul Ponte
Vecchio. Uno dei principali problemi stava nel fatto che i beccai (macellai) ovunque fossero caricavano sui loro barrocci gli scarti della lavorazione, per poi andare a scaricare il tutto in Arno. Questo comportava scie di sangue nelle vie cittadine e odore cattivo. Una volta spostati sul ponte, non vi era più il problema della distanza e del trasporto perché i beccai gettavano tutto in Arno direttamente dalle loro botteghe. Inizialmente le botteghe erano ad un solo piano, poi per questioni di spazio furono ampliate attraverso impalcature di legno.
Dopo la costruzione del Corridoio Vasariano, ad opera del Vasari nel 1565 su commissione di Cosimo I, le cose cominciano a cambiare in quanto i cattivi odori provenienti dal Ponte Vecchio, infastidivano coloro che percorrevano il Corridoio. Con Ferdinando I, nel 1593, si decide di togliere i beccai dal Ponte per mettere orafi e gioiellieri...considerata una visione ben più nobile e gradevole.
Oggi Ponte Vecchio è sempre pieno di turisti che acquistano volentieri queste opere d'arti orafe, ma sono convito che oggi apprezzerebbero anche delle bellissime macellerie Fiorentine.
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